Descrizione
Il rosmarino è usato in erboristeria come digestivo eupeptico, mentre l’olio essenziale, poiché ricco in eucaliptolo, viene sfruttato per l’attività balsamica e ancora come batteriostatico, coleretico, colagogo e spasmolitico.
Molti studi hanno attribuito ai componenti del rosmarino anche una potente attività antiossidante: si è dimostrata la capacità di inibire l’anione superossido.
Attività biologica
Il rosmarino viene utilizzato internamente per il trattamento di disturbi dispeptici, mentre l’uso esterno viene fatto per trattare reumatismi e disturbi circolatori superficiali.
Più precisamente, l’attività benefica esercitata dalla pianta nei confronti dei disagi digestivi, dei reumatismi e dei disturbi circolatori viene ascritta all’olio essenziale in essa contenuto. Infatti, quest’ultimo ha dimostrato di essere in grado di esercitare un’attività spasmolitica sulle vie biliari e sull’intestino tenue e di esercitare anche attività colagoga e coleretica. Applicato esternamente, invece, l’olio essenziale di rosmarino è utile nel contrastare i reumatismi e i piccoli disturbi circolatori superficiali, grazie alla sua azione analgesica e lievemente revulsiva.
Inoltre, molti dei costituenti chimici del rosmarino (olio essenziale, diterpeni, flavonoidi) hanno dimostrato di possedere interessanti attività antiossidanti, che sembrano essere esercitate attraverso l’inibizione dell’anione superossido. Tuttavia, è bene precisare che tale attività antiossidante pare sia svolta soprattutto dai diterpeni contenuti nella pianta.
Inoltre, al rosmarino vengono attribuite anche proprietà antimicrobiche, anticonvulsive, balsamiche, epatoprotettive e antitumorali.
Rosmarino contro i disturbi dispeptici
Grazie all’azione colagoga, coleretica e antispastica sulle vie biliari e sull’intestino tenue esercitata dall’olio essenziale di rosmarino, questa pianta può essere impiegata per il trattamento di disturbi dispeptici.
Per trattare i sopra citati disturbi, il rosmarino deve essere assunto internamente.
Ad esempio, se il rosmarino viene assunto sotto forma di tintura (rapporto droga/solvente 1:5, utilizzando etanolo al 70% V/V come solvente di estrazione), solitamente, si consiglia l’assunzione di circa 20-40 gocce di preparato.
Nel caso in cui, invece, si utilizzi l’estratto liquido di rosmarino (rapporto droga/solvente 1:1, utilizzando etanolo al 45% V/V come solvente di estrazione), la dose generalmente consigliata è di 2-4 ml di prodotto.
Rosmarino contro i reumatismi e i problemi circolatori superficiali
Come accennato, grazie all’attività analgesica e revulsiva di cui è dotato l’olio essenziale di rosmarino, questa pianta viene utilizzata per il trattamento di reumatismi e disturbi circolatori superficiali.
Per il trattamento dei sopra citati disturbi, il rosmarino deve essere impiegato esternamente e per questa ragione è disponibile in formulazioni semisolide (come le pomate) o liquide.
Generalmente, si consiglia di impiegare preparazioni con concentrazioni di olio essenziale che variano dal 6% al 10% e di applicarle direttamente sulla zona interessata.
SARANDREA
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