Descrizione
All’iperico vengono attribuite proprietà antinfiammatorie, cicatrizzanti e, soprattutto, antidepressive e ansiolitiche.
In particolare, l’azione antinfiammatoria sembra sia dovuta all’ipericina e all’amentoflavone (un flavonoide) contenuti all’interno della pianta stessa. Diversi sono i meccanismi d’azione proposti per spiegare quest’azione antiflogistica esercitata dell’iperico. Più nel dettaglio, dalle varie ricerche condotte è emerso che l’estratto di iperico è in grado di inibire l’infiltrazione leucocitaria (studi condotti su animali) e che l’ipericina, invece, è capace di inibire il rilascio di acido arachidonico (studi condotti in vitro).
Per quanto riguarda l’attività ansiolitica, invece, questa viene esercitata attraverso l’attivazione del recettore per le benzodiazepine. Tuttavia, non è stata identificata un’unica molecola responsabile della suddetta attività. Infatti, gli studi svolti hanno dimostrato che l’estratto d’iperico nel suo insieme riesce a esercitare un’azione ansiolitica, ma che i singoli composti che lo costituiscono – una volta isolati e somministrati – non possiedono la medesima efficacia dimostrata, invece, dall’estratto in toto. Pertanto, si ritiene che l’attività ansiolitica sia dovuta all’insieme delle varie molecole che rientrano nella composizione, appunto, dell’estratto di iperico.
Un discorso analogo può essere fatto per l’attività antidepressiva posseduta dalla pianta. Infatti, tale azione è esercitata attraverso diversi meccanismi che comprendono l’inibizione del reuptake di noradrenalina, l’inibizione di alcuni tipi di recettori per la serotonina e per la dopamina e l’inibizione del reuptake di GABA a livello presinaptico. Tutte queste attività sembrano essere imputabili a un’azione sinergica, o additiva, esercitata da diverse molecole contenute nell’estratto di iperico, quali iperforina, ipericina, amentoflavone e rutina.
All’iperforina, inoltre, sono ascritte proprietà antibatteriche. Infatti, diversi studi condotti in vitro hanno messo in luce la sua azione antimicrobica nei confronti di ceppi di Staphylococcus aureus, compresi i ceppi meticillino-resistenti, o MRSA.
Infine, diversi studi hanno indagato le potenziali proprietà antitumorali dell’ipericina, che pare possa essere in grado di esercitare un’azione citotossica nei confronti di alcune tipologie di cellule maligne, come, ad esempio, quelle costituenti il tumore del colon umano.
SARANDREA
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