Descrizione
Il boldo ha proprietà epatoprotettrici, diuretiche, stomachiche, coleretiche (flavonoidi ed alcaloidi) e colagoghe.
Del boldo si utilizzano estratti titolati e standardizzati in principi attivi (raccomandata l’assunzione di estratto pari ad 1 mg di boldina per dose), ottenuti dalle foglie.
Il boldo è presente in Farmacopea Ufficiale e in numerose specialità medicinali.
Attività biologiche
Come accennato, il boldo è dotato di diverse proprietà, fra cui spiccano quelle antispasmodiche esercitate a livello del tratto gastrointestinale, quelle colagoghe e coleretiche e quelle stomachiche.
Queste attività sono state confermate da diversi studi clinici condotti in merito e sono imputabili agli alcaloidi contenuti nella pianta, in particolar modo alla boldina.
Per queste ragioni, il boldo ha ottenuto l’approvazione ufficiale per il trattamento dei disturbi digestivi.
Boldo contro i disturbi dispeptici
Grazie alla capacità degli alcaloidi contenuti nel boldo di aumentare la secrezione di succhi gastrici e di favorire la produzione di bile, questa pianta costituisce un valido rimedio nel trattamento dei disturbi dispeptici e dei sintomi ad essi associati (come sensazione di pienezza, flatulenza, ecc.).
Per trattare i sopra citati disturbi, il boldo può essere assunto sotto forma di estratti titolati e standardizzati in boldina.
Generalmente, si consiglia l’assunzione di una quantità di prodotto pari ad 1 mg di boldina, dalle due alle tre volte al dì. In alternativa, il boldo può essere assunto sotto forma di infuso.
Ad ogni modo, per maggiori informazioni riguardo gli impieghi del boldo nel trattamento dei disturbi digestivi, si consiglia la lettura degli articoli dedicati “Curarsi con il Boldo” e “Boldo nelle Tisane“.
SARANDREA
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