Descrizione
Per la calendula non esistono dati che ne consentano l’impiego per uso orale, se non per ciò che concerne gli estratti ottenuti dai fiori, per il loro contenuto in beta-carotene.
Per uso topico, la calendula possiede attività antiinfiammatoria, antibatterica, antivirale e immunostimolante, e favorisce la guarigione delle ferite con attività cicatrizzante. Molte delle formulazioni in commercio ne sfruttano quindi le proprietà antiinfiammatorie per uso esterno (creme e pomate).
Attività biologica
Alla calendula vengono ascritte proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti. Tali proprietà sono state confermate da diversi studi, tanto che la pianta è largamente impiegata per il trattamento delle infiammazioni del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione di ferite e bruciature.
L’attività antinfiammatoria è ascrivibile ai triterpeni (in particolare, al faradiolo e ai suoi derivati) contenuti nella pianta stessa.
L’attività cicatrizzante è, invece, esercitata dall’estratto di calendula attraverso un meccanismo d’azione che promuove la formazione di tessuto di granulazione e favorisce l’incremento della produzione di collagene e fibrina.
Inoltre, da alcuni studi condotti, la calendula ha dimostrato di possedere ulteriori attività terapeutiche.
Più nel dettaglio, la pianta è anche dotata di proprietà coleretiche e antispasmodiche a livello del tubo digerente, antivirali, antibatteriche e perfino ipolipidemizzanti. Quest’ultima attività è imputabile ai saponosidi contenuti nella calendula, che hanno dimostrato di essere in grado di ridurre sia i livelli elevati di colesterolo, sia quelli di trigliceridi.
Nonostante i risultati ottenuti, le suddette applicazioni di questa pianta non sono state ufficialmente approvate. Ad ogni modo, per ulteriori informazioni circa le diverse proprietà della calendula, si rimanda alla lettura dell’articolo dedicato “Calendula – proprietà ed indicazioni terapeutiche“.
Calendula contro le infiammazioni di cute e mucose e per favorire la guarigione delle ferite
Come accennato, grazie alle proprietà antinfiammatorie e cicatrizzanti esercitate dagli esteri triterpenici contenuti all’interno della calendula e dei suoi estratti, questa pianta è largamente impiegata per contrastare infiammazioni cutanee, infiammazioni delle mucose del cavo orofaringeo e per favorire la guarigione e la cicatrizzazione di ferite, scottature e piccole ustioni.
Per il trattamento delle infiammazioni cutanee, delle ferite, delle scottature e delle ustioni, la calendula è utilizzata esternamente, generalmente, sotto forma di creme, unguenti o soluzioni per uso topico.
Se si utilizza l’unguento alla calendula al 2-5%, solitamente, si consiglia di applicare il prodotto direttamente sulla zona cutanea interessata dalle lesioni più volte al giorno.
Per le infiammazioni del cavo orofaringeo, invece, la calendula può essere assunta sotto forma di infuso, ottenuto lasciando 1-2 grammi di droga in infusione in una tazza d’acqua per circa 10-15 minuti.
SARANDREA
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