Descrizione
Il frutto dell’Agnocasto agisce sul sistema endocrino, in particolare modula la produzione di alcuni ormoni ipofisari. Questo giustifica un suo impiego per la cura di irregolarità del ciclo mestruale e per ridurre i sintomi premestruali.
L’Agnocasto è utile nei disturbi correlati al ciclo mestruale, quali amenorrea (assenza di mestruazioni), mastalgia o mastodinia (dolore mammario), oligomenorrea (condizione in cui l’intervallo tra i cicli è inferiore ai 25 giorni), polimenorrea (condizione in cui la distanza tra due mestruazioni successive supera i 36 giorni). L’Agnocasto è utile anche nella sindrome premestruale (PMS).
Vengono utilizzati preparati equivalenti a 30-40 mg/die di droga e fino a 240 mg/die in donne affette da PMS. Può essere appropriato un trattamento di almeno tre mesi.
I disturbi del ciclo mestruale e la sindrome premestruale molto frequentemente sono dovuti ad una iperprolattinemia associata ad insufficienza del corpo luteo. La secrezione adeno-ipofisaria di prolattina è inibita dalla dopamina e stimolata dall’ormone che rilascia la tireotropina (TRH), quest’ultimo liberato dall’ipotalamo. Il meccanismo di azione dell’Agnocasto non è completamente chiarito, tuttavia quello ritenuto più probabile coinvolge l’interazione tra la componente diterpenica dell’Agnocasto con il recettore dopaminergico D2 situato sull’ipofisi anteriore. Sembra che l’Agnocasto agisca come agonista selettivo sul recettore dopaminergico D2, inibendo così il rilascio di prolattina (1). Rimane invariata la concentrazione dell’ormone luteinizzante e dell’ormone follicolo stimolante. Sembra che alcuni componenti dell’Agnocasto (apigenina) possano agire sui recettori α e β degli estrogeni (2). Anche i recettori della beta-endorfina sono considerati possibili targets (3).
Sono numerosi gli studi che attestano l’efficacia dell’Agnocasto nella PMS ed in particolare nella mastodinia e nei disturbi psichici e somatici correlati alla sindrome. Ne riportiamo di seguito solo alcuni, recenti e particolarmente significativi:
- In uno studio randomizzato, in doppio cieco(a), controllato con placebo, 178 donne affette da PMS, sono state trattate ogni giorno con 20 mg di un estratto secco di Agnocasto o con placebo per tre cicli mestruali consecutivi. Il miglioramento registrato per autovalutazione da parte delle pazienti dei sei sintomi principali della PMS (irritabilità, alterazione dell’umore, irascibilità, emicrania, gonfiore mammario, altri sintomi mestruali compreso il gonfiore) è stato significativamente maggiore nel gruppo trattato con l’Agnocasto. Anche la valutazione dei medici ha evidenziato una significativa superiorità del gruppo trattato con l’Agnocasto (4).
- In uno studio in aperto (b), 34 donne (di età compresa tra 18 e 43 anni) affette da iperprolattinemia, sono state trattate con un estratto di Agnocasto corrispondente a 40 mg di droga secca al giorno per un mese. In 27 casi i livelli di prolattina si sono notevolmente ridotti (5).
- In uno studio osservazionale multicentrico (c) 1634 pazienti affette da PMS hanno ricevuto due capsule al giorno, ognuna contenente 1,6-3,0 mg di un estratto, corrispondenti a 20 mg di Agnocasto. Dopo un periodo di trattamento di tre cicli, il 93% ha mostrato un calo o la cessazione di disturbi quali depressione, ansia, “craving” e iperidratazione. L’85% dei medici ha classificato la valutazione globale dell’efficacia clinica come buona o molto buona e l’81% delle pazienti ha valutato il proprio stato post-trattamento come molto soddisfacente. L’analisi della frequenza e dell’intensità della mastodinia, ha rilevato che i disturbi ancora presenti dopo 3 mesi erano complessivamente meno intensi (6).
- SARANDREA
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