Descrizione
NUTRIVA GREEN SHAPE è un Integratore alimentare formulato con HOWARU® Shape (B420™ Bifidobacterium animalis ssp. lactis) a base di Tè verde e Glucomannano. Il Glucomannano è un coadiuvante nelle diete ipocaloriche per la riduzione del peso. Il Tè verde è utile per il drenaggio dei liquidi e l’equilibrio del peso corporeo. Formato: 14 bustine gusto Crema al Limone.
Si consiglia la assunzione di una bustina al giorno diluita in abbondante acqua mezz’ora prima del pasto principale.
Maltodestrina, Glucomannano 80% polvere, Edulcorante: isomalto, Tè verde (Camellia Sinensis L. Kuntze) foglia e.s. tit 98% polifenoli e 45% epigallocatechingallato, Aroma, Antiagglomerante: silice micronizzata, *C2P® Tech [miscela di oligoelementi (calcio, Cloro, Fosforo, Zolfo, Magnesio, Potassio, Sodio, Ferro, Manganese, Zinco, Rame, Selenio) in polvere, alfaciclodestrina] 1%; Edulcorante: Glicosidi dello steviolo, KP-Howaru® (B420 TM) Bifidobacterium animalis spp. Lactis
Gli integratori non vanno intesi come sostituti di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita. Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini al di sotto dei 3 anni di età. Non somministrare a bambini al di sotto dei 3 anni di età. Non utilizzare in gravidanza e nei bambini, o comunque per periodi prolungati, senza sentire il parere del medico. AVVERTENZA SUPPLEMENTARE: Non consumare un quantitativo giornaliero pari o superiore a 800 mg di (-)-epigallocatechina-3-gallato. Non deve essere consumato se nello stesso giorno si consumano altri prodotti contenenti tè verde. Non deve essere consumato dalle donne in gravidanza o in allattamento e dai minori di 18 anni. Non deve essere consumato a stomaco vuoto.
Situazioni di sovrappeso e obesità sono in continuo aumento nel mondo, con una stima di circa 2 bilioni di adulti in sovrappeso
e 650 milioni classificati come obesi. Queste condizioni di alterato peso corporeo possono contribuire alla insorgenza di problematiche
croniche di diversa natura. La stima dell’aumentato rischio di incorrere in problematiche legate al sovrappeso viene effettuata valutando
diversi parametri tra cui: l’indice di massa corporea (BMI), la misura del girovita e la presenza di altri fattori di rischio (tra cui valori di
glicemia, colesterolo, pressione, scorretto stile di vita, tabagismo, sedentarietà, …).
Diversi studi hanno anche dimostrato come un eccesso di adiposità viscerale esponga a un elevato rischio cardio-metabolico e la circonferenza della vita viene comunemente usata come misura indicati-
va del tessuto adiposo viscerale. I meccanismi proposti per l’aumento del rischio di morbilità e mortalità inclu-
dono anomalie macrofagiche disadattive, diminuzione della produzione di adipochine antinfiammatorie (come
ad esempio la adiponectina), aumento delle citochine infiammatorie (tra cui TNF-α e IL-6) e una anomalaipertrofia degli adipociti, che complessivamente contribuiscono al mantenimento di uno stato infiammatorio cronico.
Il microbiota intestinale sembra svolgere un ruolo importante nello sviluppo dell’obesità e può anche contribuire in modo significativo alla variabilità nella risposta ai programmi di perdita di peso. Le alterazioni nella composizione e/o nella diversità del microbiota intestinale (disbiosi) sono state collegate alla patogenesi dell’obesità sia in modelli animali che nell’uomo attraverso meccanismi che coinvolgono l’equilibrio energetico, l’assorbimento dei nutrienti, le vie infiammatorie, la regolazione dell’appetito e/o la generazione
di piccole molecole che possono alterare il metabolismo. È stato dimostrato che la perdita di peso produce cambiamenti significativi nel microbiota intestinale e ci sono prove che il microbiota intestinale e i metaboliti derivati dal microbiota stesso possano essere importanti mediatori della risposta alla restrizione energetica alimentare. Ad esempio, un microbiota intestinale di base più
diversificato è stato associato a una migliore risposta a un intervento dietetico per la perdita di peso.
Un numero crescente di prove suggerisce che il microbiota intestinale possa regolare il metabolismo dell’ospite attraverso uno stretto dialogo con i tessuti adiposi. Promuove il dispendio energetico e allevia l’obesità, ma produce anche specifici metaboliti e componenti strutturali che possono agire come fattori centrali nella patogenesi dell’infiammazione, dell’insulino-resistenza e del sovrappeso.
L’utilizzo dei probiotici nei programmi di perdita di peso sta emergendo, quindi, come strategia di supporto sia per la riduzione del BMI, sia per la diminuzione del grasso addominale localizzato.
HOWARU® Shape è CLINICAMENTE TESTATO per mantenere una CIRCONFERENZA DELLA VITA SNELLA con una efficacia significativa sulla salute metabolica. HOWARU® Shape è una formula unica di 10 miliardi CFU di Bifidobacterium lactis B420TM, con BENEFICI DOCUMENTATI PER LA GESTIONE DEL PESO. Bifidobacterium lactis B420TM è un ceppo presente in natura, originariamente isolato dai prodotti lattiero-caseari. In uno studio recente, è stato evidenziato come l’utilizzo di Bifidobacterium lactis B420TM sia in grado di aumentare l’abbondanza relativa di Akkermansia muciniphila nel microbiota intestinale, nota per il suo effetto benefico sul miglioramento del metabolismo e le proprietà antinfiammatorie.
Vari risultati clinici riportano i seguenti effetti di Bifidobacterium lactis
B420TM:
• EFFETTI BENEFICI SULLA PERDITA DI PESO
• REGOLAZIONE DEL GRASSO CORPOREO
• RIDUZIONE DELL’ASSUNZIONE ENERGETICA
• RIDUZIONE DEL GRASSO DEL TRONCO
• RIDUZIONE DELLA CIRCONFERENZA DELLA VITA
• AUMENTO DELA PRODUZIONE DI ACIDI GRASSI A CA-
TENA CORTA (SCFA)
• SUPPORTO AL MICROBIOTA BENEFICO ASSOCIATO
ALLA SALUTE METABOLICA
• AUMENTO DELLA CRESCITA DI BATTERI BENEFICI
INTESTINALI
• AUMENTO DELLA CONCENTRAZIONE INTESTINALE
DI AKKERMANSIA MUCINIPHILA
L’integrità dell’epitelio intestinale ha una funzione importante per la corretta funzionalità del tratto gastrointestinale e LA SUA ALTERAZIONE È COLLEGATA a disturbi metabolici tra cui SOVRAPPESO E OBESITÀ.
In un modello sperimentale, cellule Caco-2 sono state trattate con surnatanti privi di cellule di quattro probiotici, Bifidobacterium lactis 420, Bifidobacterium lactis HN019, Lactobacillus acidophilus NCFM, Lactobacillus salivarius Ls-33 e da un surnatante contenente Escherichia coli O157:H7 (EHEC); ed è stata valutatala loro azione sull’integrità delle giunzioni strette e sull’espressione della ciclossigenasi.
B420TM FAVORISCE LA INTEGRITÀ DELL’EPITELIO
INTESTINALE IN MODELLI SPERIMENTALI
Gli effetti specifici del probiotici e dell’EHEC sull’integrità delle giunzioni strette e sull’espressione della ciclossigenasi sono risultate evidenti, indicando che le cellule batteriche vive non erano necessarie per la
manifestazione degli effetti. Il surnatante privo di cellule di B. lactis 420 ha AUMENTATO L’INTEGRITÀ DELLE
GIUNZIONI STRETTE, mentre il surnatante EHEC ha indotto danni alle giunzioni strette. In generale, EHEC
e probiotici hanno avuto effetti opposti sull’espressione della ciclossigenasi, indicatore di uno stato infiammato-
rio. Inoltre, il surnatante privo di cellule di B. lactis 420
PROTEGGEVA LE GIUNZIONI STRETTE DAL DANNO INDOTTO DA EHEC quando somministrato prima del surnatante privo di cellule di EHEC. Questi risultati indicano che I PROBIOTICI PRODUCONO METABOLI-
TI BIOATTIVI, suggerendo che il consumo di specifici batteri probiotici potrebbe essere utile nel proteggere le
cellule epiteliali intestinali dagli effetti deleteri dei batteri patogeni.
Effetti di Bifidobacterium animalis ssp. lactis 420 (B420TM) sulla massa grassa corporea e altri parametri correlati all’obesità.
• 225 volontari sani in sovrappeso (BMI 28-34,9) sono stati randomizzati in quattro gruppi (1:1:1:1) e sottoposti
per 6 mesi a un trattamento parallelo in doppio cieco: 1)
Placebo, cellulosa microcristallina 12 g/giorno; 2) LU (fibra alimentare), 12 g/giorno; 3) B420TM, 1010 CFU/giorno in cellulosa microcristallina 12 g/giorno; 4) LU + B420TM, 12 g + 1010 CFU/giorno
• È stata MONITORATA LA COMPOSIZIONE CORPOREA VALUTANDO LA VARIAZIONE RELATIVA DELLA
MASSA GRASSA, confrontando i gruppi di trattamento con il placebo
• Altri risultati includevano misurazioni antropometriche, assunzione di cibo e biomarcatori di sangue e feci.
È stato analizzato il potenziale beneficio del probiotico Bifidobacterium animalis ssp. lactis 420 nel ridurre l’aumento di peso corporeo e il diabete in topi sottoposti a una dieta ricca di grassi (HFD):
• Topi C57Bl/6J sono stati alimentati con una HFD (60% di energia) per 12 settimane, in presenza o meno di B. lactis 420 (109 CFU)
• Nel modello del diabete, i topi sono stati alimentati con una dieta chetogenica ad alto contenuto di grassi (72 % di energia in grassi) per 4 settimane, con un successivo trattamento di 6 settimane con B. lactis 420 (108 -1010 CFU/giorno)
• Il trattamento con B. lactis 420 ha RIDOTTO SIGNIFICATIVAMENTE LA MASSA GRASSA NEI TOPI OBESI (7,83 ± 0,67 g, P=0,007 rispetto agli obesi con veicolo) e nei topi diabetici (1,89 ± 0,16 g, P=0,02 per la dose più alta), con un ridotto aumento di peso e
migliore tolleranza al glucosio
• Inoltre, B. lactis 420 ha ridotto i livelli plasmatici di lipopolisaccaridi, l’infiammazione del fegato e l’adesione di E. coli nell’intestino distale
ECGC:
Sono i principali costituenti del tè verde, piccole quantità di EGCG si trovano anche nella buccia di mele, prugne, cipolle, nocciole, noci pecan e polvere di carruba. Vari studi hanno dimostrato come LE CATECHINE DEL TÈ VERDE MIGLIORINO L’OSSIDAZIONE DEI GRASSI durante condizioni di digiuno, riposo ed esercizio fisico.
Le EGCG sono state studiate in diversi studi per efficacia in:
• Riduzione del grasso corporeo
• Aumento del dispendio energetico
• Riduzione di diabete e di altre sindromi correlate
• Regolazione del metabolismo lipidico
• Riequilibrio del microbiota intestinale
• Aumento della abbondanza relativa intestinale di Akkermansia muciniphila
GLUCOMANNANO:
Fibra alimentare polisaccaridica idrosolubile che viene estratta in grandi quantità da legni teneri, tuberi, bulbi e radici. La maggior parte del glucomannano viene estratta dal tubero di konjac (Amorphophal-
lus konjac). È una fibra ad alto peso molecolare (composta da monomeri D-mannosio e D-glucosio legati da legami β-(1-4)), altamente viscosa e può assorbire fino a 50 VOLTE IL SUO PESO IN ACQUA.
Poiché le amilasi salivare e pancreatica umana non possono rompere i legami glicosidici β-1,4, il glucomannano raggiunge il colon quasi invariato e viene fermentato dal microbiota intestinale.
Da varie evidenze scientifiche il glucomannano può:
• Prolungare il tempo di svuotamento gastrico
• Aumentare la sazietà e promuovere la sintesi del glicogeno
epatico
• Migliorare la flora batterica intestinale
• Migliorare il metabolismo
• Regolare positivamente lo stress ossidativo e l’infiammazione
• Proteggere il fegato e reni
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