Descrizione
Le proprietà di cui la camomilla è dotata le sono conferite dall’olio essenziale (in particolar modo, dal camazulene e dall’alfa-bisabololo in esso contenuti) e dai flavonoidi (fra cui spicca l’apigenina) presenti al suo interno.
Grazie all’azione di questi composti, l’utilizzo della camomilla è stato ufficialmente approvato per il trattamento d’infiammazioni e irritazioni di vario genere e natura e per il trattamento delle affezioni infiammatorie del tratto gastrointestinale associate a spasmi.
Le proprietà antinfiammatorie della camomilla sono attribuibili all’apigenina e al camazulene contenuti nel suo olio essenziale. Il camazulene, infatti, è in grado di inibire la sintesi del leucotriene B4 (un particolare tipo di leucotriene coinvolto nei processi infiammatori); mentre l’apigenina è in grado di ridurre l’adesione leucocitaria alle cellule endoteliali che avviene durante l’infiammazione.
L’alfa-bisabololo, invece, è il responsabile degli effetti che la camomilla esercita sul tratto gastrointestinale. Infatti, questa sostanza – che si trova all’interno dell’olio essenziale – è in grado di ridurre l’attività proteolitica della pepsina a livello gastrico, mentre i flavonoidi aiutano a ridurre eventuali stati infiammatori.
Le proprietà della camomilla, però, non finiscono qui. Infatti, numerose ricerche sono state condotte sulle altre possibili attività esercitate dai flavonoidi in essa contenuti e, in particolar modo, dall’apigenina.
Dai diversi studi svolti è emerso che l’apigenina è anche in grado di legarsi allo stesso sito recettoriale delle benzodiazepine, esercitando così una blanda azione sedativa e ansiolitica.
Dell’apigenina è stata indagata anche la potenziale attività antitumorale. Dagli studi condotti, infatti, è emerso che l’applicazione topica di apigenina può essere utile nel prevenire la trasformazione dei papillomi cutanei in carcinomi.
Camomilla contro le infiammazioni
Come accennato, grazie all’olio essenziale e ai flavonoidi in essa contenuti, la camomilla può essere impiegata con successo nel trattamento di stati flogistici di varia natura.
La camomilla è somministrata per via sistemica per contrastare le infiammazioni del tratto gastrointestinale, della mucosa orofaringea e delle vie aeree superiori.
Quando somministrata per via topica, invece, la camomilla trova impiego come rimedio contro le infiammazioni delle mucose, le gengiviti e le pulpiti.
Se utilizzata internamente, la camomilla può essere assunta sotto forma di estratto liquido 1:4. La dose abitualmente impiegata è di 1-4 ml di prodotto, da assumersi dalle tre alle quattro volte al giorno.
Se utilizzata esternamente, invece, si può preparare una soluzione per impacchi attraverso l’infusione di due cucchiai di camomilla in acqua calda per circa quindici minuti.
Camomilla contro gli spasmi gastrointestinali
Grazie alle proprietà di cui sono dotati l’alfa-bisabololo e i flavonoidi contenuti nella camomilla, questa pianta può essere utilizzata internamente per trattare i disturbi gastrointestinali associati a spasmi.
Anche in questo caso, si può assumere l’estratto liquido di camomilla 1:4, alla dose di 1-4 ml dalle tre alle quattro volte al dì.
In alternativa, la camomilla può essere assunta sotto forma di infuso.
SARANDREA
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