Descrizione
L’amaro svedese (Schweden Bitter) è una tintura madre ottenuta mediante una miscela composta da erbe svedesi e acquavite (o in alternativa grappa) messe a macerare al sole per circa 15 giorni e successivamente filtrate per ottenere il prodotto finale.
Questo prodotto è divenuto col tempo molto diffuso grazie alla nota erborista austriaca Maria Treben che ne ha divulgato sia gli utilizzi che la preparazione nel suo libro “La Salute della Farmacia del Signore”.
Tale ricetta non è però attribuibile alla scrittrice. Al contrario, alcuni raccontano che la Treben la riportò soltanto alla luce attraverso un antico manoscritto contenente gli appunti di un medico luminare di origini svedesi, il dottor. Claus Samst, grande estimatore di questo elisir che morì alla veneranda età di 104 anni.
Altri invece sostengono che l’amaro svedese venne originariamente inventato da Paracelso, un’importante medico, alchimista e botanico svizzero vissuto nel Rinascimento.
Per creare questo prodotto non vi è dunque una ricetta specifica, ma esistono una serie di ingredienti base ai quali vengono poi aggiunte altre erbe, a seconda del tipo di miscela che i diversi produttori vogliono ottenere.
Non sempre le versioni di amaro svedese trovate in commercio vengono preparate con una base alcolica. In alcuni casi, anche se in numero decisamente limitato, sono prodotti con una soluzione acquosa.
Composizione e proprietà dell’amaro svedese
In questo preparato sono presenti una vasta quantità di erbe, ognuna delle quali con delle specifiche proprietà benefiche.
Gli ingredienti fondamentali tra i più utilizzati per la preparazione dell’amaro svedese sono:
- Zafferano (Crocus sativus): contiene fitosteroli, crocetina, carotenoidi e picrocrocina glucoside. I principi attivi presenti in esso gli conferiscono proprietà lenitive, digestive e immunostimolanti.
- Radice di Rabarbaro (Rheum palmatum): contiene flavonoidi, glicosidi diantronici, tannini e glicosidi antrachinonici come aloemodina e emodina. Se utilizzato in piccole dosi può avere un effetto astringente diventando un prezioso alleato in caso di diarrea, tuttavia se viene adoperato in dosi più elevate può manifestare effetti di tipo lassativo. Infine si dimostra un valido elemento per regolare la digestione svolgendo un’azione antibatterica.
- Radice di Angelica (Angelica archangelica): contiene tannini, xantotossina, angelicina, ostolo e ostenolo conferiscono all’amaro svedese proprietà digestive, antiacide ed espettoranti.
- Foglie di Cassia (Cassia angustifolia o Senna alexandrina): questa pianta contiene flavonoidi, derivati antracenici come i sennosidi e derivati naftalenici. Le proprietà derivate da tali sostanze sono di carattere lassativo ma possono essere adoperate anche per il trattamento delle emorroidi.
- Canfora naturale (Cinnamonum Camphora): la canfora è un principio attivo derivante dalla pianta della Cinnamonum Camphora, questa è utilizzata per le sue proprietà antibatteriche e anestetiche.
- Carlina (Carlina vulgaris, Carlina acaulis): è un vegetale che contiene tannini, oli essenziali, sostanze amare e inulina. Esse possiedono proprietà digestive, cicatrizzanti e antipiretiche.
- Mirra (Commiphora myrrha): contiene fenoli, aldeide cumminica, cinnemaldeide, eugenolo, sesquiterpenici e terpeni come limonene e pinene. Il potere della mirra comporta azioni benefiche relative all’apparato intestinale stimolando la peristalsi e favorendo l’eliminazione di gas. La mirra possiede proprietà antibatteriche, antispasmodiche ed espettoranti.
- Radice di Zedoaria (Curcuma zedoaria): contiene principi attivi come curcuminoidi, canfene e zingiberene. Le sue proprietà sono antisettiche ed inoltre si dimostra anche un ottimo antiossidante.
- Manna (Fraxinus ornus): questa sostanza è una linfa estratta dall’albero del frassino, contiene zuccheri come stachilosio e mannitlo e derivati cumarinici come il faxoside. Dal punto di vista benefico la manna è in grado di facilitare la regolarità intestinale.
- Aloe (Aloe barbadensis): questa pianta è tra le più conosciute per le sue particolari proprietà benefiche. Essa contiene molteplici principi attivi come ad esempio acido cinnamico, glucomannani e antrachinoni catartici. L’aloe presenta ottime proprietà antibatteriche, antinfiammatorie ed immunostimolanti.
- Teriaca Veneziana: possiede proprietà antiacide, digestive ed espettoranti. É costituita da un’insieme di erbe come lavanda, anice, ginepro, gramigna, cardo mariano, menta, genziana, iperico, liquirizia e molte altre.
Nella ricetta possono essere presenti anche legni come il mallo di noce e il legno dolce.
Tra tutte queste erbe necessarie per la preparazione dell’amaro svedese, l’unica sostituibile è l’aloe che può essere rimpiazzata dall’assenzio (Artemisia absithiume), il quale possiede proprietà tonificanti ed aiuta a rafforzare il sistema immunitario.
Come utilizzare l’amaro svedese
L’amaro svedese può essere adoperato sia ad uso esterno che interno (diluito in acqua o in succo di frutta se risulta troppo amaro) in base al tipo di trattamento interessato.
Vi sono molti casi specifici in cui si può utilizzare l’amaro svedese ad uso interno, ovvero ingerendolo. Tra questi troviamo:
- Disturbo del sonno: si dimostra un prodotto utile contro i casi di insonnia causata da problemi digestivi ed epatici. Per utilizzarlo è necessario assumere un cucchiaino di prodotto sciolto in acqua alla sera, prima di andare a dormire.
- Sintomi influenzali: questo preparato può essere usato fino a tre volte al giorno, prima dei pasti e con una dose di un cucchiaino di amaro sciolto in acqua o in alternativa in una tisana per alleviare stati febbrili ed eventuali sintomi come brividi di freddo e malessere generale.
- Crampi e dolori addominali: in tal caso è consigliato assumere dalle 30 alle 40 gocce di prodotto, più volte al giorno. Possono essere utilizzate sia attraverso una tisana calda che in acqua.
- Coliche: per questo tipo di problematiche è necessario assumere un quantitativo corrispondente a 1-3 cucchiaini per due o tre volte al giorno.
- Problemi digestivi: in tal caso la quantità di prodotto necessaria al fine di alleviare questi fastidi, è di 20-40 gocce disciolte in acqua.
- Stipsi: utilizzare 3 cucchiaini al giorno la mattina prima di fare colazione.
- Infezioni da vermi: per sanare queste problematiche è necessario bere un cucchiaio di amaro svedese a stomaco pieno e prima di andare a dormire.
- Problemi mestruali: questo prodotto va utilizzato nel caso in cui il soggetto interessato soffre di irregolarità mestruale. Per curare questo stato basta assumere un cucchiaino di prodotto alla mattina, prima di consumare la colazione, a partire dal quattordicesimo giorno del ciclo (periodo corrispondente all’ovulazione) fino al termine delle mestruazioni.
L’amaro svedese può essere utilizzato anche ad uso esterno come terapia atta a curare diverse problematiche mediante l’utilizzo di diversi metodi, tra i quali:
- Applicazioni dirette: questo prodotto può essere applicato direttamente sulla zona interessata attraverso l’utilizzo di garze o panni imbevuti di tale sostanza.
- Fumenti: è possibile utilizzare l’amaro svedese anche mediante fumenti, per svolgerli basta versare il quantitativo necessario di prodotto in acqua bollente ed inalarne i vapori.
- Gargarismi: per questo utilizzo è necessario sciogliere la dose interessata di amaro in acqua tiepida per poi realizzare gli sciacqui, con l’accortezza di far arrivare fino alla gola il composto. In questo modo l’effetto sarà più immediato, sia se si desidera semplicemente rinfrescare la gola o per prevenzione, sia se si vuole eliminare un’eventuale infiammazione locale (della gola).
- Impacchi: per svolgere gli impacchi di amaro svedese è necessario versare il prodotto su del cotone idrofilo (ovatta), poi messo a scaldare a bagnomaria. Una volta caldo è pronto per essere applicato sulla zona da trattare (prima di utilizzarli è necessario ungere la parte interessata con della crema alla calendula).
Inoltre questi metodi possono rivelarsi molto efficaci per terapie atte a sanare problematiche come:
- Mal di gola: per curare il mal di gola è necessario svolgere dei gargarismi più volte al giorno utilizzando due cucchiaini di amaro diluiti in acqua tiepida.
- Tosse: per liberare le vie respiratorie dal muco e calmare la tosse è molto utile svolgere dei fumenti per circa tre volte al giorno adoperando quattro cucchiai di prodotto in 1,5 litri di acqua bollente.
- Sinusite: per alleviare i fastidi provocati dalla sinusite si può utilizzare l’amaro svedese mediante degli impacchi da porre sulla fronte e attraverso un’applicazione diretta del prodotto su tempie, polmoni, gola e nuca.
- Naso chiuso: per gli individui che hanno spesso il naso chiuso, dovuto a raffreddore o altre cause, si consigliano fumenti da preparare con 4 cucchiai di prodotto in 1,5 litri di acqua bollente.
- Mal di testa: per far sparire il mal di testa è necessario versare il prodotto su un panno imbevuto in acqua fredda e tenerlo sulla fronte per circa 15 minuti.
- Mal di pancia: per un uso terapeutico in grado di contrastare dolori causati da mestruazioni o colite è possibile utilizzare tale prodotto mediante impacchi sulla zona dolorante.
- Dolori articolari: anche in questo caso è consigliato l’utilizzo di impacchi da applicare sull’area interessata.
- Problemi oculari: per apportare sollievo agli occhi si possono diluire 20 gocce di prodotto in acqua tiepida da applicare successivamente mediante l’uso di dischetti di cotone.
- Infiammazioni cutanee: per quanto concerne casi relativi a problemi di carattere cutaneo come ad esempio eruzioni, infiammazioni o patologie come psoriasi e malattie esantematiche, è possibile applicare direttamente alcune gocce di tale prodotto sulle zone interessate.
- Problemi alle orecchie: questo prodotto si presta perfettamente anche per alleviare i dolori alle orecchie e va usato ponendo alcune gocce di amaro sul cotone idrofilo, che verrà poi introdotto con delicatezza all’interno dell’orecchio.
- Male ai denti: per i soggetti che soffrono di mal di denti l’amaro svedese può essere molto utile se adoperato attraverso sciacqui.
- Dolori al seno: i dolori al seno possono essere una costante problematica prima del ciclo mestruale o durante il periodo di allattamento. Nel momento in cui sorgono tali disturbi è possibile usare questo prodotto, come un qualsiasi unguento o crema, massaggiando la zona interessata con un panno caldo imbevuto con alcune gocce.
- Cicatrici e smagliature: per sanare smagliature o cicatrici si può utilizzare l’amaro svedese applicandolo su un batuffolo di cotone o facendo degli impacchi per una o due volte al giorno.
- Emorroidi: in tal caso l’amaro svedese va applicato direttamente sulla parte affetta da questo disturbo, versando alcune gocce versate su un po’ di cotone idrofilo da applicare sulla zona infiammata.
- Verruche e calli: per curare tali disturbi è possibile adoperare alcune gocce direttamente sul punto dolente con un dischetto di cotone idrofilo per due o tre giorni di seguito.
A seconda del disturbo di cui si soffre, l’amaro svedese può dunque essere usato in diversi modi. Tuttavia esso può anche essere utilizzato a scopo preventivo e come cura generica per adulti e bambini. In questi casi può essere assunto con una media di 2-3 volte al giorno per circa 2 settimane, in una misura corrispondente ad 1 cucchiaino. In ogni caso, se il preparato deve essere assunto da bambini, è vivamente consigliato far evaporare l’alcool presente all’interno del prodotto mettendo a bollire in acqua il quantitativo necessario.
Controindicazioni
L’amaro svedese potrebbe presentare alcune controindicazioni legate soprattutto alla sua natura alcolica. Pertanto si sconsiglia di utilizzarlo in gravidanza, in caso di epatopatie, ipersensibilità, allergie ed irritazioni di stomaco come ad esempio gastrite, esofagite da reflusso o ulcera. Lo
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