Descrizione
L’equiseto, per il suo alto contenuto in silice e minerali, è utilizzato per le sue proprietà diuretiche e mineralizzanti, soprattutto per il tessuto osseo; inoltre, favorisce l’accrescimento osseo, la dentizione e la crescita di unghie e capelli.
La moderna fitoterapia utilizza l’equiseto – sotto forma di estratti standardizzati in silicio – elettivamente nella prevenzione e nella cura dell’osteoporosi, mentre a scopo diuretico può essere utilizzato lo stesso estratto fluido.
L’equiseto è piuttosto utile nel trattamento coadiuvante delle smagliature cutanee, grazie alle sue proprietà rassodanti, leviganti ed elasticizzanti.
Considerate le proprietà astringenti, l’equiseto può essere utilizzato come base per lavaggi per palpebre arrossate, colliri per le congiuntive infiammate, sciacqui e gargarismi per le mucose della bocca e della gola.
Attività biologica
L’equiseto è dotato di proprietà diuretiche e mineralizzanti, dovute al suo elevato contenuto di sali minerali.
Le proprietà diuretiche – oltre ad essere attribuite al contenuto di sali minerali, in particolare ai silicati – sono ascritte anche agli acidi organici e ai flavonoidi contenuti nella stessa pianta. Le suddette proprietà attribuite all’equiseto sono state confermate da diversi studi clinici.
Fra le varie ricerche condotte, un interessante studio è stato svolto per determinare l’efficacia clinica e la sicurezza d’uso dell’equiseto in confronto al diuretico di sintesi idroclorotiazide. Da tale studio è emerso che l’attività diuretica dell’equiseto è paragonabile a quella dell’idroclorotiazide e che questo rimedio è sicuro e ben tollerato, dal momento che gli effetti collaterali manifestatisi nei volontari che si sono sottoposti allo studio sono stati blandi e poco frequenti.
In aggiunta all’attività diuretica, la pianta ha anche dimostrato di poter ridurre i livelli ematici di acido urico aumentandone l’escrezione.
Quando impiegata localmente, invece, alla pianta sono attribuite proprietà astringenti e cicatrizzanti.
Inoltre, l’equiseto – grazie al suo elevato contenuto di silice e minerali – ha dimostrato di svolgere un’azione benefica a livello tissutale, in particolar modo, a livello del tessuto osseo. Infatti, non è raro che questa pianta si trovi all’interno d’integratori alimentari con indicazioni per la rimineralizzazione di ossa e tessuti, benché tale utilizzo non sia stato ufficialmente approvato.
A tal proposito, un interessante studio condotto sull’azione esercitata dall’equiseto nei confronti del tessuto osseo ha dimostrato che l’estratto idrometanolico della pianta è in grado di influenzare negativamente l’osteoclastogenesi.
Ciò rende l’equiseto un potenziale alleato nel trattamento di patologie ossee associate a un incremento dell’attività degli osteoclasti.
Equiseto per favorire la diuresi in caso di affezioni delle vie urinarie e calcoli renali
Come accennato, grazie alle proprietà diuretiche e rimineralizzanti esercitate dai sali minerali, dagli acidi organici e dai flavonoidi presenti all’interno dell’equiseto, questa pianta può essere utilizzata efficacemente come rimedio diuretico.
Per esser più precisi, l’effetto diuretico dell’equiseto viene sfruttato – grazie all’azione dilavante delle urine – per favorire la risoluzione di infezioni del tratto urinario e di calcoli renali.
Per il trattamento delle suddette affezioni, se l’equiseto viene assunto sotto forma di estratto liquido 1:1 (utilizzando etanolo al 25% come solvente di estrazione), la dose solitamente consigliata è di circa 1-4 ml, da assumersi tre volte al dì.
Ad ogni modo, per ottenere informazioni più dettagliate circa la posologia di equiseto da utilizzare per favorire la diuresi, si consiglia la lettura dell’articolo dedicato “Curarsi con l’Equiseto”.
Equiseto per favorire la guarigione delle ferite
Grazie all’azione astringente e cicatrizzante dimostrata dall’equiseto quando viene utilizzato per via topica, esso viene impiegato come coadiuvante nel processo di guarigione delle ferite che faticano ad autorisolversi.
In questi casi, si consiglia di preparare una soluzione per impacchi, immergendo 10 grammi di droga in un litro d’acqua. La soluzione dovrà poi essere applicata sulla zona interessata.
SARANDREA
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