Descrizione
L’utilizzo della melissa è approvato per il trattamento degli stati di agitazione e dell’insonnia. Ciò è possibile grazie alle proprietà antispastiche e sedative di cui questa pianta è dotata.
Come sopra accennato, la melissa si è rivelata particolarmente efficace nel contrastare l’ansia accompagnata da somatizzazioni viscerali, quindi il suo utilizzo è utile quando si è in presenza di colon irritabile, gastrite, nausea, vomito, dispepsie biliari, mal di testa, tremori, vertigini psicogene e tachicardia.
Pare che quest’azione sedativa della melissa venga esercitata attraverso l’inibizione dell’enzima GABA-transaminasi, ossia tramite l’inibizione dell’enzima responsabile della degradazione del GABA (il neurotrasmettitore inibitorio più importante del nostro sistema nervoso centrale).
Tuttavia, è importante sottolineare come l’attività sedativa della melissa sul sistema nervoso centrale possa essere mediata anche da un’azione inibente sul funzionamento della ghiandola tiroidea, che è stata studiata e confermata.
Alcuni studi, inoltre, hanno dimostrato come la melissa, più precisamente il suo estratto, sia in grado di esercitare un’azione protettiva contro i danni provocati dallo stress ossidativo. Tali proprietà antiossidanti, molto probabilmente, sono imputabili all’acido rosmarinico in essa contenuto.
Inoltre, pare che l’acido rosmarinico sia anche il responsabile dell’attività antivirale che la melissa esercita sull’Herpes simplex virus (o HSV). Infatti, uno studio ha dimostrato che l’estratto di melissa (contenente acido rosmarinico, caffeico e altri acidi organici) è in grado di inibire, in vitro, la penetrazione del virus all’interno delle cellule dell’ospite in percentuali che vanno dall’80 al 96%, in funzione dei ceppi virali impiegati (rispettivamente, ceppi di HSV aciclovir-sensibili e ceppi di HSV aciclovir-resistenti). Lo studio ha poi stabilito che è proprio l’acido rosmarinico ad essere il principale responsabile della suddetta attività antivirale.
Infine, piuttosto recentemente, sono stati svolti studi per indagare le potenziali proprietà antitumorali della melissa. Da uno di questi studi è, infatti, emerso che l’estratto idroalcolico di melissa è capace di inibire la proliferazione di alcuni tipi di cellule maligne, in particolar modo quelle appartenenti a tumori ormono-dipendenti.
Melissa contro ansia e insonnia
Come accennato, la melissa può essere utilizzata efficacemente per contrastare gli stati d’ansia associati a somatizzazioni viscerali e per contrastare l’insonnia, grazie alle proprietà sedative e antispastiche di cui è dotata.
Indicativamente, per preparare un infuso a base di melissa per il trattamento dei suddetti disturbi, si consiglia di utilizzare 1,5-5 grammi di droga.
Ad ogni modo, in commercio sono disponibili diverse preparazioni a base di melissa con indicazioni per il trattamento di questo tipo di disturbi. Pertanto, si raccomanda di seguire le indicazioni posologiche generalmente riportate sulla confezione o sull’etichetta del prodotto che s’intende utilizzare.
Inoltre, non è raro trovare preparazioni all’interno delle quali la melissa si trova in associazione ad altre piante medicinali che ne completano ed esaltano le proprietà.
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