Descrizione
Il carciofo è una pianta dotata di numerose proprietà farmacologiche; tra le attività principali si ricordano quelle antiossidante, epatoprotettiva, coleretica, colagoga e antilipidemica.
Sotto forma di estratti standardizzati in flavonoidi e derivati dell’acido caffeico, il carciofo è utilizzato come coleretico, diuretico e ipolipemizzante.
Possiede anche un’azione leggermente lassativa e depurativa.
Attività biologica
L’utilizzo del carciofo è approvato per contrastare la perdita di appetito e per favorire le funzionalità epatobiliari.
Questa pianta, infatti, è dotata di attività colagoga, coleretica ed epatoprotettiva. Più nel dettaglio, tali proprietà sono ascritte principalmente ai sesquiterpeni, all’acido idrossicinnamico e ai flavonoidi contenuti nelle foglie della pianta.
L’azione eupeptica e stomachica esercitata dal carciofo, invece, è imputabile sia ai sesquiterpeni, sia ai composti caffeilchinici. Queste molecole, pertanto, sono in grado di stimolare l’appetito e di aumentare la secrezione acida dello stomaco, favorendo così anche i processi digestivi.
Le suddette proprietà sono state confermate da diversi studi clinici, ma le attività che il carciofo è in grado di svolgere non finiscono qui.
Da altri studi condotti su animali, infatti, è emerso che il carciofo possiede anche proprietà ipocolesterolemizzanti, che sembrano essere esercitate sia attraverso l’inibizione della sintesi di colesterolo endogeno a livello epatico, sia attraverso la promozione dell’eliminazione dello stesso colesterolo attraverso la bile.
Inoltre, il carciofo è dotato di proprietà diuretiche, da imputarsi, con molta probabilità, all’azione sinergica esercitata dai diversi composti presenti all’interno delle foglie della pianta, quali flavonoidi, sesquiterpeni, acidi organici e sali.
Carciofo contro l’inappetenza
Come accennato, grazie alle proprietà stomachiche ed eupeptiche conferitegli dai sesquiterpeni e dai composti caffeilchinici in esso contenuti, il carciofo può essere utilizzato come rimedio per contrastare l’inappetenza.
A titolo indicativo, si consiglia l’assunzione di circa 6 grammi di droga al giorno.
Ad ogni modo, in commercio sono disponibili diverse preparazioni a base di carciofo; pertanto, la quantità di prodotto da assumere può variare in funzione delle sostanze attive in esso contenute.
Carciofo per favorire la funzionalità epatobiliare
I sesquiterpeni, i flavonoidi e l’acido idrossicinnamico contenuti nel carciofo svolgono un ruolo epatoprotettivo, oltre a possedere attività colagoghe e coleretiche. Per questo motivo, la pianta è un rimedio molto utile e largamente impiegato per favorire le regolari funzionalità epatobiliari.
A titolo indicativo, anche in questo caso, si consiglia l’assunzione di circa 6 grammi di droga al giorno; oppure, l’assunzione di 500 mg di estratto secco al dì.
SARANDREA
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